Monday, 6 May 2013

Giuseppe and Mishongo have gone back to Italy



 “Thank you for giving me the opportunity to manage this unique and wonderful project. I arrived in Livingstone with a rucksack full of goodwill and now I leave Livingstone with many suitcases full of experience. I leave a piece of my heart at Olga’s. I hope you will look after it.”


I hope I did not cross the line by using a private communication of Giuseppe’s as opening lines of this post, but nothing better than these words can express the spirit with which Giuseppe set off on this African adventure.
When he arrived in Livingstone as International Civil Service volunteer in 2008, Giuseppe was a young man keen to do, to learn and to try his hand even at things he was not completely familiar with. Thanks to his versatility he managed to promote and develop an extremely ambitious project, at the heart of which was a huge challenge: a pizzeria restaurant in the heart of Africa.
Chef, pizza maker, trainer, organiser, bricklayer, maintenance man, head of administration, manager, human resources manager …. I cannot think of anything else, although I know there are many other areas which, thanks to his determination, patience and a good dose of stubbornness, Giuseppe tackled and managed to become proficient in.
Hi wife Mishongo, a girl with a difficult past who managed to gain an education and an active professional role, an attentive, loving mother, a friend as well as colleague to Olga’s staff.
During his last meeting with the staff in Graziella’s garden, before flying to Italy, Giuseppe reminded everyone how much he had talked during the last 5 years. It’s true: his words gave everyone the chance to grow, both as professionals and as human beings. We all said goodbye to a boss who has also been a father, a brother, a teacher, an adviser, a helping hand. And we also said goodbye to a colleague who urged us to soldier on and to work with determination in order to keep up the results we had achieved. The legacy he leaves is hard to follow; yet with patience and generosity, as well as pizzas and farfalle with bolognaise sauce, Giuseppe was also able to show us the road towards personal responsibility and autonomy. And this is his greatest gift. So, full speed ahead Giuseppe and Mishongo! Your new adventure is about to start and we are certain it will bring you many satisfactions. We will try our best to treasure the piece of your heart you left down here. So, bondatae mambile  and bomae mambile (I apologize if my lozi is far from perfect and for non-Zambians the meaning is ‘father of twins’ and ‘mother of twins’), we’re sure you will be so proud when you come to visit with Gerardo and Liseli ! 

Italian Version
Giuseppe e Mishongo sono tornati in Italia


 “Vi ringrazio di avermi dato la possibilità di gestire questo unico e magnifico progetto. Sono arrivato a Livingstone con lo zaino pieno di buona volontà e posso ora dire che lascio Livingstone con tante valige piene di esperienza. Lascio comunque un pezzo del mio cuore ad Olga’s. Spero che ve ne prendiate cura.”
Spero di non prevaricare una comunicazione privata di Giuseppe, utilizzandola come apertura di questo post, ma niente meglio di queste parole esprimono lo spirito con cui Giuseppe ha affrontato questa avventura africana.
Giuseppe, un ragazzo arrivato a Livingstone come Servizio Civile Internazionale nel 2008, con la voglia di fare, di imparare, di sperimentarsi anche in ambiti che non gli erano del tutto familiari, che con la sua versatilità è riuscito a promuovere e far crescere un progetto molto ambizioso che conteneva una grande sfida: un ristorante pizzeria nel cuore dell’Africa.
Cuoco, pizzaiolo, formatore, organizzatore, muratore, manutentore, responsabile dell’amministrazione, manager, gestore delle risorse umane … non mi viene in mente altro ma so che ci sono tanti altri ambiti che con determinazione, pazienza e una buona dose di testardaggine,  ha affrontato e fatto suoi.
Mishongo sua moglie, una ragazza con una vita non facile alle spalle, che si è conquistata con forza un’istruzione e un ruolo professionale attivo come donna, una madre attenta, amorevole, un’ amica oltre che una collega per lo staff di Olga’s.
Giuseppe nell’ultimo incontro con lo staff nel Graziella’s garden prima di volare in Italia, ha ricordato di aver parlato  molto in questi 5 anni. E’ vero: le sue parole hanno dato a tutti la possibilità di crescere professionalmente e umanamente. Tutti noi abbiamo salutato un boss che è stato anche padre, fratello, maestro, consigliere, aiuto. E abbiamo salutato una collega che ci ha sollecitato con forza a tenere duro e a lavorare con determinazione per mantenere i risultati ottenuti. Abbiamo da raccogliere un’eredità difficile ma siamo anche  molto fiduciosi perché, con pazienza e generosità, oltre alle pizze e alle farfalle al ragù, Giuseppe è stato capace di avviarci sulla strada della responsabilità personale e dell’autonomia. E questo è il dono più grande. Quindi : avanti tutta Giuseppe e Mishongo ! La vostra nuova avventura comincia e qui siamo tutti certi che sarà piena di soddisfazioni. Per parte nostra faremo del nostro meglio per custodire con amore quel pezzo di cuore che avete lasciato quaggiù. Quindi bondatae mambile  e bomae mambile (se il lozi non è perfetto chiedo scusa, per i non zambiani il significato è “padre di due gemelli” e “madre di due gemelli”) vedrete come sarete orgogliosi quando verrete a trovarci con Gerardo e Liseli !
 

Tuesday, 9 April 2013

DIY solar panel



This year YCTC students were given the chance to receive both theoretical and practical training on renewable energy. Tomaso Amati and Giorgio Bonamini, both engineers at  “Ingegneria senza frontiere-MI” (Engineers without borders), on behalf of Politecnico di Milano, have held a six-day course on sustainable energy and environmental impact.  Respecting the practice-based teaching style of YCTC (the school’s motto is ‘Learning by doing’) the teachers proposed the realisation of a do-it-yourself solar panel. 
 



After a general introduction supplying information on energy issues and the sustainable use of renewable energy by means of technologies which are suited to and can be reproduced in Zambia, the construction of a solar panel was proposed.


The students were then allowed to gain practical experience on one of the technologies proposed by the teachers with an immediate review of the knowledge they had just learnt.
We would like to thank the teachers, Tomaso Amati and Giorgio Bonamini, “Ingegneria Senza Frontiere –MI” www.isf.polimi.it , Politecnico di Milano and Professor Lidia Diappi for giving us this chance to challenge ourselves and broaden our knowledge.



Wednesday, 16 January 2013

Suse Kasokota




(ITA)

Cari amici e care amiche,

oggi vi parliamo dell'ultimo artista che ha colorato la nostra Guest-house.
Stiamo parlando di Suse Kasokota
che con i suoi "vasi" ha decorato la stanza numero 8.
Il quadro è molto bello: il rosso, il nero e il bianco
accendono in maniera particolare la stanza.
Il suo video è qui:
http://www.youtube.com/watch?v=-W_DACkXkhs

Vi aspettiamo con i vostri commenti, continuate a seguirci!

Ora che tutti i quadri sono nelle camere, non ci resta che darvi appuntamento qui da Olga's
e ringraziare ancora una volta la Fondazione Cariplo e la Famiglia Diappi che hanno reso possibile questa iniziativa. Grazie anche agli artisti che hanno generosamente partecipato.

Lo staff

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(ENG)
Dear friends,

today we introduce you the video about Suse Kasokota
an artist of Livingstone who moved here some years ago from North Zambia.


Here is the video about Suse:  http://www.youtube.com/watch?v=-W_DACkXkhs
His paintings named "pots" represents the african culture of the table and its black red and white pots
give color and energy to the room number 8.

Now all the paintings are in the Guest-house.
Thanks to Cariplo Foundation and Diappi Family.
Thanks to all the artists and their spontaneous vibrations and energy.

The staff





 

Monday, 7 January 2013

Clare Mateke

(ITA)

Cari amici, continuiamo ad aggiornarvi riguardo ai quadri che abbelliscono
le stanze della nostra Guest-house. Per trovare gli artisti abbiamo indetto un concorso
che si chiamava "9 rooms in search of an author" in collaborazione
con la Fondazione Cariplo
e la Famiglia Diappi.

Oggi vi parliamo di Clare Mateke.

E' una pittrice autodidatta che ha realizzato il quadro
"the honey badger and the honeyguide"
ispirato al celebre mito di due curiosi animali
che vivono nella foresta e vanno a caccia di miele.
Il video lo potete vedere sul link al nostro canale Youtube:
www.youtube.com/watch?v=lh1SPZGxxzU

L'interesse di Clare per la natura ci ha molto colpiti e gli ultimi secondi del video
sono dedicati agli uccelli feriti che lei amorosamente accudisce.



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(ENG)
Dear friends, we want to continue to report about the paintings
realized for our Guest-house at the end of the contest "9 rooms in
search of an author" in collaboration with Cariplo Foundation
and Diappi Family.

Today we want to introduce you Clare Mateke.

It 'a self-taught painter who painted "The honey budger and the honeyguide"

inspired by the famous legend of two curious animals

who live in the forest and love honey.
You can see the video with a simple click here:

www.youtube.com/watch?v=lh1SPZGxxzU

Clare's interest for nature is very impressive and at the end of the video
you can see some of the the injured birds that she has saved.